Nella
grammatica italiana
la sintassi studia
il coordinamento
delle parole
per fomare
le proposizioni (sintassi
della proposizione)
e l'insieme delle
proposizioni che
formano il periodo (sintassi
del periodo)
La sintassi
è lo studio
dei procedimenti
per i quali
le parole di una frase
e
le frasi di un periodo
sono collegate
le une alle altre
in maniera da esprimere
i rapporti concettuali.
La
PROPOSIZIONE
è l'unità elementare
in cui si esprime
il pensiero compiuto
In grammatica,
al fine di
analizzare
più profondamente
degli
insiemi di parole,
che formano la
proposizione,
non basta la
analisi grammaticale,
dove distinguiamo,
riconosciamo ogni
singolo elemento
e lo classifichiamo
con le nove parti
del discorso:
nome, preposizione,
verbo, aggettivo,
interiezione, ecc..
Bisogna sapere
riconoscere anche
la funzione
delle famiglie di parole
analizzate.
La parola mamma,
in tutte e tre le frasi
è, per la
analisi grammaticale
un
- nome concreto di persona
femminile e singolare
ma: nella prima frase
indica
la persona che parte;
nella seconda frase
indica
la persona
alla quale
si portano i fiori;
nella terza frase
indica
la persona, l'abito
della quale
è grigio.
Riconoscere
le funzioni della parola
mamma
nella proposizione
significa fare la
analisi logica.
Per dividere, nella
analisi logica,
gli elementi, minimi,
della proposizione: gli
articoli e preposizioni,
da soli, non compiono
alcuna funzione
e vengono uniti ai nomi
che li seguono:
Porto i fiori alla mamma
Gli avverbi,
le congiunzioni e
le interiezioni
conserveranno
il loro nome.
Ieri la mamma
è partita per Milano
PROPOSIZIONE
La proposizione è
un insieme di paole
con cui esprimiamo,
cioè proponiamo
un pensiero.
L'elemento
più importante
della proposizione è
il verbo,
che può,
anche da solo,
formare una
proposizione:
I ragazzi studiano.
Piove da molto tempo.
Studiate !
Le proposizioni,
in un disorso,
sono tante quanti sono
i verbi
di modo finito
o indefinito, purché
a questo si possa
sostituire
un modo finito.
Il falegname lavora
il legno
ed
il fabbro forgia
il ferro.
(due verbi,
due proposizioni)
La mamma lava
e stira.
(due verbi,
due proposizioni)
Lo zio racconta
di
avere viaggiato a lungo.
(il secondo verbo: ... avere ...
- modo: indefinito
tempo: infinito presente
può essere sostituito da: ... che ha ...
- modo: finito
tempo: presente
perciò:
due proposizioni)
Lo zio
potè viaggiare
a lungo.
(due verbi,
una sola proposizione,
perché il secondo:
viaggiare
- modo: indefinito
tempo: infinito presente
non può essere
sostituito da un
tempo dei
modi finiti.
La città
di Roma ,
(Roma
è il nome proprio
del nome comune di
città)
è
la capitale italiana.
Il
complemento di
denominazione
dice
il nome proprio
del
nome comune
che lo precede.
COMPLEMENTO
DI TERMINE
Darò un libro
al compagno.
(a chi si rivolge l'azione
di dare un libro?
al compagno)
Il
complemento di
termine
indica
a quale termine
si rivolge un'azione,
ed è introdotto
dalla preposizione
a
semplice od articolata,
talvolta anche dalla
preposizione
per
I concimi sono utili
all'agricoltura.
(a che cosa sono utili
i concimi?
All'agricoltura: compl.
di termine)
COMPLEMENTO DI
VOCAZIONE
Il
complemento di
vocazione
indica
il termine che invochiamo
(=chiamiamo),
rivolgendogli il discorso.
Oh figlio
(chi si chiama?
il figlio,
complemento di
vocazione),
lavora !