Annibale Covini Gerolamo

Annibale Covini Gerolamo, 
Pinocchio

Le avventure di
Pinocchio




di Carlo Collodi





Pinocchio
su Internet Archive

Internet Archive
 Annibale Covini Gerolamo page


Pinocchio
su Youtube

Annibale Covini Gerolamo,
Pinocchio, 
You Tube Channel

voce di

Annibale Covini Gerolamo
 home page





Pinocchio Disney

Capitolo    IXX




Pinocchio
è derubato
delle sue monete d’oro,
e per gastigo,
si busca
quattro mesi di prigione.



Il burattino,
ritornato in città,
cominciò a contare i minuti
a uno a uno;
e,
quando gli parve
che fosse l’ora,
riprese subito la strada
che menava al
Campo dei miracoli.

E mentre camminava
con passo frettoloso,
il cuore gli batteva forte
e gli faceva
tic, tac, tic, tac,
come un orologio da sala,
quando corre davvero.

E intanto pensava
dentro di sé:

P. «E se invece
di mille monete,
ne trovassi
su i rami dell’albero
duemila?...

E se invece di duemila,
ne trovassi cinquemila?

e se invece di cinquemila,
ne trovassi centomila?



Oh che bel signore,
allora,
che diventerei!...
Vorrei avere un bel palazzo,
mille cavallini di legno
e
mille scuderie,
per potermi baloccare,
una cantina di rosoli
e
di alchermes,
e
una libreria
tutta piena
di canditi,
di torte,
di panattoni,
di mandorlati
e
di cialdoni colla panna».



Cosí fantasticando,
giunse in vicinanza
del campo,
e lí si fermò
a guardare
se per caso
avesse potuto scorgere
qualche albero
coi rami carichi di monete:
ma non vide nulla.

Fece altri
cento passi in avanti,
e nulla:
entrò sul campo...
andò proprio
su quella piccola buca,
dove aveva sotterrato
i suoi zecchini,
e nulla.

Allora diventò pensieroso
e,
dimenticando le regole
del Galateo
e della buona creanza,
tirò fuori una mano di tasca
e si dètte una
lunghissima
grattatina di capo.

In quel mentre
sentí fischiarsi negli orecchi
una gran risata:
voltatosi in su,
vide sopra un albero



un grosso Pappagallo
che si spollinava
le poche penne
che aveva addosso.

P. Perché ridi?



gli domandò Pinocchio
con voce di bizza.

PA. Rido,
perché nello spollinarmi
mi sono fatto il solletico
sotto le ali.



Il burattino
non rispose.
Andò alla gora
e riempita d’acqua
la solita ciabatta,
si pose novamente
ad annaffiare la terra,
che ricopriva
le monete d’oro.

Quand’ecco
che un’altra risata,
anche piú
impertinente della prima,
si fece sentire
nella solitudine silenziosa
di quel campo.

P. Insomma



gridò Pinocchio,
arrabbiandosi

si può sapere,
Pappagallo mal educato,
di che cosa ridi?


PA. Rido
di quei barbagianni,
che credono
a tutte le scioccherie
e che si lasciano trappolare
da chi
è piú furbo di loro.

P. Parli forse di me?

PA. Sí,
parlo di te,
povero Pinocchio;
di te che sei cosí
dolce di sale da credere che
i denari si possano seminare
e raccogliere nei campi,
come si seminano i fagiuoli
e le zucche.


Anch’io l’ho creduto
una volta,
e oggi ne porto le pene.
Oggi
(ma troppo tardi!)
mi son dovuto persuadere
che per mettere insieme
onestamente
pochi soldi



bisogna saperseli guadagnare
o col lavoro
delle proprie mani
o coll’ingegno
della propria testa.

P. Non ti capisco



disse il burattino,
che già cominciava
a tremare dalla paura.

PA. Pazienza!
Mi spiegherò meglio



soggiunse
il Pappagallo.

Sappi dunque che,
mentre tu eri in città,
la Volpe e il Gatto
sono tornati in questo campo:
hanno preso
le monete d’oro sotterrate,
e poi sono fuggiti
come il vento.

E ora chi li raggiunge,
è bravo!



Pinocchio
restò a bocca aperta,
e non volendo credere
alle parole del
Pappagallo,
cominciò colle mani
e colle unghie
a scavare il terreno
che aveva annaffiato.

E scava, scava, scava,
fece una buca cosí profonda,
che ci sarebbe entrato
per ritto un pagliaio:
ma le monete non c’erano piú.

Preso allora
dalla disperazione,
tornò di corsa in città
e andò difilato in tribunale,
per denunziare al giudice
i due malandrini,
che lo avevano derubato.

Il giudice
era uno scimmione
della razza dei Gorilla:
un vecchio scimmione
rispettabile
per la sua grave età,
per la sua
barba bianca e specialmente
per i suoi occhiali d’oro,
senza vetri,
che era costretto
a portare continuamente,
a motivo d’una flussione d’occhi,
che lo tormentava
da parecchi anni.

Pinocchio,
alla presenza del giudice,
raccontò
per filo e per segno
l’iniqua frode,
di cui era stato vittima;
dètte il nome,
il cognome
e i connotati dei malandrini,
e finí
chiedendo giustizia.

Il giudice
lo ascoltò
con molta benignità;
prese vivissima parte al racconto:
s’intenerí,
si commosse:
e quando il burattino
non ebbe piú nulla da dire,
allungò la mano
e sonò il campanello.



A quella scampanellata
comparvero subito
due can mastini
vestiti da giandarmi.

Allora il giudice,
accennando Pinocchio
ai giandarmi,
disse loro:

GIU. Quel povero diavolo
è stato derubato
di quattro monete d’oro:
pigliatelo dunque,
e mettetelo subito
in prigione.


Il burattino,
sentendosi dare
questa sentenza
fra capo e collo,
rimase di princisbecco
e voleva protestare:
ma i giandarmi,
a scanso di perditempi inutili,
gli tapparono la bocca
e lo condussero
in gattabuia.

E lí v’ebbe a rimanere
quattro mesi:
quattro lunghissimi mesi:
e vi sarebbe rimasto
anche di piú
se non si fosse dato
un caso fortunatissimo.

Perché bisogna sapere
che
il giovane Imperatore
che regnava
nella città
di Acchiappa-citrulli,
avendo riportato
una bella vittoria
contro i suoi nemici,
ordinò grandi feste pubbliche,
luminarie,
fuochi artificiali,
corse di barberi e



di velocipedi,
e in segno di maggiore esultanza,
volle che fossero aperte
anche le carceri
e mandati fuori
tutti i malandrini.

P. Se escono di prigione
gli altri,
voglio uscire anch’io



disse Pinocchio
al carceriere.

CA. Voi no,



rispose
il carceriere

perché voi
non siete
del bel numero...


P. Domando scusa;



replicò
Pinocchio

sono un malandrino
anch’io.

CA. In questo caso
avete mille ragioni



disse il carceriere;

e
levandosi il berretto
rispettosamente
e salutandolo,
gli aprí
le porte della prigione
e lo lasciò scappare.


🌝    🌞    🌟





Le avventure di Pinocchio
di:
CARLO COLLODI
editore:
Felice Paggi,
Firenze, 1883

Dominio Pubblico

Testo originale
accentato da:
Annibale Covini Gerolamo

Annibale Covini Gerolamo
 home page
restrizioni d'uso
Creative Commons

BY-NC-ND 4.0 International

TORNA SU



Annibale Covini Gerolamo BIBLIOGAFIA


invia E mail ad Annibale Covini


Annibale

per alcune nuove creazioni,
come indicato,
sottoscrive
le norme della Comunità

Creative Commons HOME PAGE

con attribuzione:
4.0 Int. BY NC ND

Creative Commons restriction 4.0 International;
 Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0
 Internazionale CC BY-NC-ND 4.0 possibile condividere alle
 seguenti condizioni: - Attribuzione - BY - Devi riconoscere
 una menzione di paternità adeguata, fornire un link alla
 licenza e indicare se sono state effettuate delle modifiche; -
 NonCommerciale - NC - Non puoi utilizzare il materiale per
 scopi commerciali; - Non opere derivate - ND - Se remixi,
 trasformi il materiale o ti basi su di esso, non puoi
 distribuire il materiale così modificato; --- Divieto di
 restrizioni aggiuntive...


DIRITTI D'AUTORE

Rispettare gli Autori
e le Imprese
per l'osservanza dei

diritti d'autore ©

e dei

marchi registrati ®


Copyrights su Wikipedia: Il copyright, termine di lingua
 inglese che letteralmente significa diritto di copia, è un
 termine che identifica il diritto d'autore nei paesi di common
 law, dal quale però differisce sotto vari aspetti.
 Ciononostante, il termine viene comunemente usato anche per
 indicare genericamente la normativa sul diritto d'autore degli
 ordinamenti di civil law. È solitamente abbreviato con il
 simbolo ©. Quando tale simbolo non è utilizzabile si riproduce
 con la lettera c posta tra parentesi. In base alla Convenzione
 di Berna è stata introdotta la regola della durata più
 breve...

Viene ricordata la:

Convenzione di Berna

per la protezione
delle opere
letterarie ed artistiche,
adottata a Berna
nel 1886.

invia E mail ad Annibale Covini

Covini Annibale
Italia
fiscalcodice:
CVNNBL60T11F205T

è socio lavoratore
della
Coop. Artisti Zenart

Zenart Cooperativa Artisti e Cantanti


TORNA SU

Pagina creata con
Linguaggio Html 5

W3c on Wikipedia

il

17 dicembre 2023

da:

Annibale Covini Gerolamo home page

grazie al
Sistema Operativo
Linux Mint

Linux Mint home page

PROGRAMMI

SeaMonkey on Wikipedia      Bluefish on Wikipedia      Gedit text editor for Linux Ubuntu on Wikipedia


Gimp su  Wikipedia, GIMP (GNU Image Manipulation Program) 
è un software libero multipiattaforma per l'elaborazione digitale 
delle immagini...     LibreOffice Writer,
   text edit for Linux Ubuntu 
   on Wikipedia      Text Editor Kate of KDE 
Community Free SW on Wikipedia:
 The KDE Advanced Text Editor, or Kate, is a text editor
 developed by the KDE free software community...


Shotwell, on Wikipedia - Shotwell è un
 programma libero per gestire e organizzare fotografie digitali
 per l'ambiente desktop GNOME...         Audacity on Wikipedia -
 Audacity è un software per l'editing audio multitraccia e
 multipiattaforma, distribuito sotto la GNU General Public
 License. Il programma di base permette la registrazione di
 audio multitraccia, la loro modifica e il relativo mixaggio,
 inoltre grazie a plugin già inclusi è possibile intervenire su
 diversi parametri tra cui volume, velocità, intonazione,
 formato dei file salvati, normalizzazione, ecc. ...


Kdenlive on Wikipedia - Kdenlive, acronimo di KDE
 Non-Linear Video Editor, è un software libero per
 l'elaborazione video non lineare per l'ambiente desktop
 KDE...       Openshot on Wikipedia -
 OpenShot Video Editor is a free and open-source video editor
 for Windows, macOS, Linux, and Chrome OS. The project started
 in August 2008 by Jonathan Thomas, with the objective of
 providing a stable, free, and friendly to use video editor...

aggiornata il
6 gennaio 2024
da
Annibale Covini - Italia
fiscalcodice:
CVNNBL60T11F205T

invia E mail ad Annibale Covini

Annibale Covini 
a Opera Milano Italia
 nel 2008

pagina controllata
e validata con:

pagina markup validator w3c

sitemap del sito Annibale Covini Gerolamo


Annibale Covini Gerolamo home page


TORNA SU